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Sandro Di Camillo / Berlin Babylon |
Lavoro selezionato dal Premio G.Tabò
Berlino è tradizionalmente un luogo di sperimentazione. La sua stessa struttura urbana, risultato da una serie d’interventi architettonici, spesso incoerenti fra loro, non fa eccezione. Sfuggevole inclassificabile in divenire perpetuo, proprio come la Berenice di Calvino, Berlino «è una successione nel tempo di città diverse avvolte l’una dentro l’altra, strette pigiate indistricabili» (Italo Calvino, Le città invisibili).
In Berlin Babylon, vengono annullati i riferimenti alle convenzioni attribuite al medium fotografico, prima fra tutte l’esigenza documentaria. E' un’indagine sul tempo e sullo spazio, una risposta all’immensa quantità di materiale visuale prodotto e consumato quotidianamente dalla società.
In ogni veduta si sovrappongono più immagini che la mente è libera di cercare e riconoscere, individuando strati, dando consistenza a presenze, a prima vista, trasparenti. Ne consegue l'impossibilità di un razionale dominio dei luoghi percorsi: s’intuisce lo spazio fisico ma non lo si riconosce completamente. Gli spazi indistinti diventano il palcoscenico ove galleggiano presenze umane, quasi impercettibili. In questo complesso sistema spaziale, la dimensione temporale perde qualsiasi soluzione di continuità e l’uomo, il controllo. |
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Sandro Di Camillo
Sandro Di Camillo nasce a Boiano nel 1976.
Si diploma presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma. Vincitore ex-equo di Fotoesordio 2006, il suo lavoro viene esposto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2007 e nel 2008 partecipa a Fotografia - Festival Internazionale di Roma con due mostre collettive La città continua (di cui è anche curatore) e la finestra di fronte. E' finalista nella sezione di fotografia al Premio Celeste nel 2008, e al Premio Terna nel 2009, con l’opera fotografica Struttura.
Sempre nel 2009 partecipa ad una mostra collettiva di fotografia Die weissen, Berlino, Galleria NEOX. Dal 2008 vive e lavora tra Roma e Berlino, impegnato da progetti molto personali e commissioni editoriali.
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