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Cesuralab
Inaugurazione: 9 ottobre

CESURALAB_ONGOING

BANGBANGKOK
Di Gabriele Micalizzi
Migliaia di dimostranti si sono rifutati di lasciare il cuore commerciale della capitale thailandese che avevano occupato dopo la sanguinosa dimostrazione anti-governativa di sabato 10 Aprile 2010, durante la quale 21 persone sono morte e i soldati hanno ucciso 16 dimostranti delle “Camicie Rosse” che chiedevano che il parlamento thailandese si sciogliesse e si andasse alle urne. Il Primo Ministro Abhisit Vejjajiva ha fatto appello alla tv nazionale affinchè i manifestanti ritornassero all’area dove si erano accampati nelle settimane precedenti la manifestazione, dichiarando che il governo e i dissidenti stavano per raggiungere un compromesso. Ma nel luogo del raduno, i dimostranti hanno strappato i manifesti della polizia e non hanno mostrato segni di volersene andare.

WOODWARD SILENCE
Di Arianna Arcara
Detroit è da sempre stata il simbolo della crisi americana, la sconfitta del capitalismo. La cità rappresenta ancora tutto questo. Ma non solo. Le persone e le storie che brulicano in questo silenzio sono in grado di offrire indimenticabili impressioni. Settant’anni fa i borghesi bianchi, mentre iniziava l'esodo afro-americano, abbandonarono il centro della città lasciando la comunità nera in una condizione di povertà. Negli ultimi 50 anni “desolazione” è stata la parola che meglio ha descritto Detroit. Vi è un gioco perpetuo tra le vette e gli spazi vuoti, tra i colori e i grigi che riflettono l'esperienza di una società formata da così tante diverse culture e credenze. Ora la città di Detroit sta vivendo una crisi economica e industriale che lascia la città popolata da edifici disabitati e famiglie abbandonate.

GAZA
Di Gabriele Stabile
Sono arrivato in Israele, alla fine di Marzo, con l'intenzione di recarmi subito a Gaza, per continuare un progetto che avevo lasciato in sospeso esattamente un anno prima, all'indomani dell'operazione "Piombo Fuso".
Al mio arrivo a Gerusalemme, la periferia araba a est della citta' era in fiamme.
Centinaia di giovani palestinesi, seguendo l'invito di Hamas di causare un vero e proprio Dies Irae, si sono riversati per le strade, impegnandosi in atti di guerriglia urbana contro l'esercito Israeliano, tanto violenti da far temere l'inizio di una terza Intifada.
Il mio viaggio si e' fatto piu' tortuoso, ed alla fine, arrivare a Gaza e fotografare questa gran prigione a cielo aperto che e' la striscia, e' stato come andare indietro nel tempo a confrontarsi con le proprie idee, o come tornare sul luogo del delitto ad ascoltare gli echi di battaglie vicine e lontane.

SOUTH AFRICA
Di Alessandro Sala
La città dell’oro. Nel 1886 A Johannesburg è cominciata la corsa all’oro, e ciò è considerato l’inizio della fine della più grande metropoli africana. Milioni di nuovi bianchi africani hanno invaso il centro della città alla ricerca di una vita migliore, forzando le popolazioni native nere a trasferirsi nei comuni della periferia, e dando il via a quei sanguinosi problemi razziali con cui questa terra ha dovuto fare i conti fino al 1994. Quel che rimane oggi è una città alla ricerca di stabilità ma ancora con moltissimi contrasti interni che sembrano insormontabili nonostante Johannesburg sia stata nominata città simbolo della World Cup 2010.

SADO
Di Luca Santese
Cerca la libertà e sarai schiavo dei tuoi desideri, cerca la disciplina e troverai la libertà. Questa è l’essenza del sadomaso. BDSM è ricerca. Chi si sottopone a sessioni di sadomaso trova durante ogni seduta un coacervo di conferme e di risposte alle domande identitarie che prorompono dal profondo. Cosa può il mio corpo? Quali sono i suoi limiti? In che relazione sono io con il mio corpo? Io sono altro dal mio corpo? È per questo che non si può ridurre una seduta di BDSM alla mera soddisfazione di un voglia di piacere, che il terribile senso comune definisce sbrigativamente come “strano” o peggio ancora “anormale”. E nemmeno si tratta di una vaga e supponente rivendicazione di “diversità”: il sadomaso è una reazione alla brama di conoscenza.

INGUSHETIA
Di Andy Rocchelli
La Repubblica di Ingushetia è diventata la zona più pericolosa nella Federazione Russa. Un’endemica corruzione combinata ad una battaglia tra estremisti islamici e irresponsabili forze di sicurezza appoggiate da Mosca, hanno sprofondato l’area nella violenza. Sequestri, detenzioni illegali, sparizioni e uccisioni operate dalle squadre della morte sono diventati fatti quotidiani in tutta la regione. Secondo la ONG per i diritti umani Memorial, ogni anno più di 200 persone sono rapite e uccise da gruppi mascherati non identificati.



Biografia

CESURALAB è un collettivo fotografico che propone progetti (foto, video e arte) online.
Nel suo nome, derivato dal paese dove inizialmente era situato lo studio di Alex Majoli, direttore artistico del gruppo, e dove il collettivo stesso ha preso forma, è racchiuso il concept del gruppo: la volontà di eseguire un "taglio netto" con la staticità dell'attuale mondo fotografico.
Inizialmente accomunati unicamente dal proposito di vivere di fotografia, è stata una naturale conseguenza per i suoi membri unire le forze e veicolarle in un unica direzione: la creazione di un collettivo indipendente capace di lavorare a progetti fotografici senza compromessi commerciali.
CESURALAB ha la peculiarità di essere un gruppo in cui molte delle persone che lo compongono, oltre alla fotografia, condividono anche gran parte della loro esistenza, sottoponendosi così a un confronto quotidiano che costituisce per loro uno stimolo continuo alla crescita. Gli spazi e le attrezzature dello studio in cui il gruppo lavora permettono inoltre di essere autosufficienti dal punto di vista produttivo, così da poter seguire l'intero iter progettuale e di realizzazione dei lavori sia individuali che di gruppo.
CESURALAB è dunque un'entità autonoma, che cerca di rimanere fuori dal sistema, che vuole fare la differenza. Non è un'organizzazione giornalistica nè artistica, e i suoi componenti non si sentono collocati in una specifica categoria, proprio a causa della diversità di stile e contenuti dei progetti.
Oltre che in rete e sul mercato editoriale il gruppo presenta e diffonde i propri progetti tramite mostre, nell'ambito di festival, utilizzando differenti forme espressive come slideshow o tramite pubblicazioni autoprodotte.
Last but not least, CESURALAB ospita nel suo spazio diversi workshop e masterclass, all'interno di un progetto "educational" che occupa una posizione di rilievo tra gli obiettivi del collettivo.