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Seeing with Photohraphy Collective |
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Per alcuni di noi, la luce, le sue qualità di morbidezza, durezza, riflessività, ombra, tutte queste cose sono solo memorie. Per altri, concentrandosi, il movimento lento delle forme è meramente un debole ricordo, la cui idea è rappresentata, percepita soltanto con la fantasia e la volontà. Spesso le mani hanno posizionato un modello, sistemato e navigato nell'ambiente circostante. Ma le mani non sono gli occhi. Ci affidiamo al feedback verbale. Che cosa c'è esattamente nel rettangolo del fotogramma? Quale lato del viso ha bisogno di una maggiore esposizione? Mark, Donald o un altro assistente hanno consigliato, commentato, suggerito e talvolta i nostri ruoli si sono invertiti, permettendoci di realizzare le nostre idee complesse o incomprensibili. Quando finalmente l'immagine era pronta per essere vista e descritta, i nostri sforzi spesso ci hanno sorpreso, per gli effetti non previsti; tracce sottili di luce, riflessi, grappoli di foschia indefinita, un capo che si china lentamente durante la lunga esposizione, una bocca offuscata da una risata, addirittura l'immagine tremolante dovuta ad una collisione con la fotocamera, tutto ha aggiunto drammaticità visiva. Un altro aspetto del lavoro di "pittura con la luce" che abbiamo apprezzato è stata la capacità di rappresentare contemporaneamente un'area in maniera molto nitida, accanto a forme spettrali - tutti questi contrasti in una singola fotografia, ci sembrava una metafora adeguata e interessante del fenomeno della visione in se stessa, bizzarra e atipica come talvolta può essere.
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Biografia
Seeing with Photography Collective è un gruppo di fotografi con base a New York City che sono ipovedenti o completamente non vedenti. Provenienti da diversi background ed esperienze di vita, condividiamo la consapevolezza della perdita della vista, insieme con la volontà di dialogare e di integrare le nostre immagini in un contesto più universale. In una stanza buia, lasciamo l'otturatore della fotocamera aperto, mentre dipingiamo lentamente il nostro modello con una piccola torcia ... esposizioni in scala umana, della durata di molti minuti, piuttosto che lo scatto istantaneo dell'otturatore che solitamente sentiamo. Distorsioni luminose, sfocate o forme incandescenti sono il risultato della tecnica, non alterata in digitale. La natura dei nostri limiti visivi può provocare qualsiasi persona che vede o percepisce questi ritratti... Meno è più? Che cosa è vedere? Che cosa si sceglie di vedere?
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