-196°: The piooners of the resurrection
Di Giuseppe Nucci
FINALISTA PREMIO G.TABÒ 2018
Persi fra le violente pagine della storiografia del ventesimo secolo, i cosmisti russi possono essere oggi riconosciuti come atipici pionieri di un movimento complesso e diffuso quale è il transumanesimo. Fëdorov, il filosofo russo che per primo intuì il bisogno dell’uomo di una rivoluzione tecnologica che avrebbe sovvertito la morte, suo nemico più grande, è stato un vero e proprio precursore del modernismo. Nella filosofia della “causa comune” il suo pensiero rivoluzionario si pone come fine ultimo quello di elevare l’uomo a Dio, spingendolo a superare sfide inimmaginabili fra le quali la conquista di altri pianeti oltre alla Terra, culla dell’umanità. Il movimento transumanista russo ha raccolto il testimone di questa sfida dell’uomo al suo essere mortale. La Kriorus, fondata nel lontano 2005, è la prima azienda di crioconservazione in Eurasia e attualmente conta 54 pazienti provenienti da Europa, Stati Uniti, Giappone e Australia. Nei pressi di Sergiev Posad, una piccola cittadina situata a circa settanta chilometri a nordest di Mosca, sorge lo storage in cui, per 36000 dollari, si può scegliere di conservare il proprio corpo ad una temperatura di -196 gradi. Immersi nell’azoto liquido, i pazienti della Kriorus fluttuano sospesi come nel grembo materno, in attesa che i progressi tecnologici possano riportarli in vita. L’eterno conflitto fra scienza e Dio, che da sempre risiede nel cuore degli uomini e che Dostojevskj racchiude nel suo ultimo capolavoro I fratelli Karamazov, figlio della dottrina di Fëdorov, non smette di esercitare il suo fascino nel cuore e nella mente degli uomini.
“Io non mi ribello a Dio, solo non accetto il suo mondo.”
BIO
Giuseppe Nucci, classe 1982, nasce in una piccola località al confine tra l’Abruzzo e il Molise. Sin da adolescente la ricerca di stimoli sempre nuovi e la voglia di sperimentare lo inducono a trasferirsi a Fermo, dove frequenterà il rinomato ITIS Montani e conseguirà il titolo di perito informatico. Negli ultimi anni, dopo aver affinato la tecnica e il proprio senso estetico, si è dedicato alla fotografia come strumento di narrazione. I suoi ultimi lavori sono stati pubblicati da importanti magazine internazionali come New York Times, National Geographic, Days Japan e Stern.
Inaugurazione
venerdì 8 giugno ore 18.00
Nelle tre giornate inaugurali le mostre osserveranno il seguente orario: venerdì 8 giugno, dalle 18 alle 22, sabato 9 e domenica 10 giugno, dalle 10 alle 22.
Orari
Dall' 11 al 28 giugno 2018
dal martedì al sabato
dalle 15.30 alle 19.30
la mattina su appuntamento
Spazio
Controchiave
via Giuseppe Libetta, 1, 00154 Roma