“Raccolta di Fotografie” di Mario Cresci


La mostra raccoglie fotografie che Mario Cresci ha realizzato in oltre trent’anni di attività. Immagini che partendo da Tricarico, cittadina in provincia di Matera, in cui il fotografo di Chiavari si era trasferito con il gruppo d’architettura e urbanistica “il Politecnico”, arrivano a Bergamo, ove Cresci fu chiamato a dirigere l’Accademia d’arte “Carrara”. Dalla terra alla città, dai particolari delle cose agli uomini, con un interesse per il tema del tempo e il significato dell’immagine, passando attraverso sperimentazioni concettuali e ricerche creative. Poche frasi dello stesso Cresci sono sintomatiche della sua produzione di artista e fotografo/fotografo e artista… “davanti alla realtà non mi sono mai illuso di lasciare il mio segno definitivo…preferisco l’inconscio effimero, la consapevolezza della vita e della morte…mi interessa comunicare, oltre alle immagini, un metodo di lavoro, un comportamento, un modello operativo, piuttosto che il solo prodotto finito da contemplare… Le foto della mostra sono riprodotte nella pubblicazione che la FIAF ha dedicato a Mario Cresci  per la collana “Grandi Autori” della fotografia contemporanea.


Biografia
Nato a Chiavari (GE) nel 1942, è stato tra i primi artisti che hanno avviato le sperimentazioni fotografiche negli anni ’60 e ’70. Si è dedicato al lavoro artistico e alla progettazione grafica, interessandosi in particolare dei linguaggi visuali, in un’ottica di analisi e interscambio delle forme espressive. Ha fatto parte del gruppo di architettura e design “Il Politecnico”; ha collaborato come designer con l’architetto Gae Aulenti; ha vissuto, come artista-fotografo, la sua esperienza all’interno delle tensioni politiche del sessantotto a Roma, collaborando con gli artisti Pascali, Kounellis, Mattiacci. Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale d’Arte di Venezia. Ha svolto una intensa attività didattica: come docente a Brera di “Fotografia: documento, comunicazione, opera”; di “Storia della Fotografia” alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Parma; di linguaggio fotografico alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano; di design della Comunicazione al Politecnico di Milano, facoltà di Architettura; di comunicazione visiva e fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano. Dal 1992 al 2000 ha diretto l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. E’ autore e coautore di saggi e di libri pubblicati dal 1975 ad oggi, tra i quali: Martina Franca Immaginaria / La terra inquieta / Lezioni di Fotografia / Luoghi d’affezione. Una serie di sue fotografie si trova presso la collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.